Addio a Renato Moro. L'Ordine dei giornalisti della Puglia: "La professione perde un esempio di lealtà e rigore"

Mercoledì 24 Febbraio 2021

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È morto Renato Moro, caporedattore centrale del Nuovo Quotidiano di Puglia.

Il collega avrebbe compiuto 61 anni ad aprile. Originario di Galatone, profondo conoscitore del territorio, amava la sua terra e il suo lavoro. E lo dimostrava nei suoi articoli precisi e attenti senza disdegnare ironia e sano sarcasmo Ha raccontato la Sacra Corona Unita con grande coraggio e a testa alta. È stato un giornalista di strada.

I suoi primi passi nelle radio e nelle televisioni locali, a Teleleccebarbano. Poi, al Quotidiano, Gazzetta del Mezzogiorno, fino all'assunzione al Quotidiano nel marzo 1988. Ha guidato per anni la Cronaca di Lecce, passando infine nel ruolo di caporedattore centrale, responsabile dell'Ufficio di coordinamento. Ieri sera, a tarda ora, prima dell’improvviso malore, ha dato il via alla stampa dell'edizione del giornale che trovate oggi in edicola.

Pochi mesi fa, a distanza di pochi giorni, aveva perso prima il padre e poi la madre. L’Ordine dei giornalisti della Puglia e il Consiglio territoriale di disciplina sono vicino all’immenso dolore della moglie, la nostra collega vice caposervizio Anna Rita Invidia, e dei tre figli, Eugenio, Ludovica e il piccolo Carlo.

«Un'infinita tristezza per Renato che non c'è più. Un giornalista di razza, un amico, diretto, corretto, leale, allergico al "politicamente corretto". Mancherà molto non solo ai colleghi di Quotidiano ma al giornalismo pugliese come esempio di indipendenza e rispetto nei confronti dei lettori» è quanto dichiara il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Puglia, Piero Ricci.