Coronavirus, INPGI 2: approvati gli aiuti ai giornalisti autonomi

Venerdì 27 Marzo 2020

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Il Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi ha approvato una serie di interventi per aiutare i giornalisti autonomi. Si tratta di indennità per il sostegno al reddito, sospensione e differimento di versamenti contributivi e rate di prestiti in corso, accesso agevolato ai prestiti. In questo modo, l’Inpgi 2 intende rispondere alle necessità urgenti di freelance e parasubordinati, nell’attesa dell’annunciato decreto ministeriale per l’adozione di incentivi economici destinati agli iscritti alle casse previdenziali dei professionisti. Le misure adottate sono state trasmesse ai Ministeri vigilanti, ovvero del Lavoro e dell’Economia, per verificarne la compatibilità e per l’approvazione definitiva.

Per quanto riguarda i contributi previdenziali è stata prevista una dilazione del versamenti dei contributi per coloro che nel 2019 abbiano conseguito un reddito esclusivamente da lavoro autonomo non superiore a 30mila euro. Il versamento del contributo minimo per l’anno 2020, previsto dal Regolamento entro il prossimo mese di luglio, potrà essere effettuato nel periodo che va dal 31 luglio 2020 fino al 31 ottobre 2021, senza sanzioni e interessi. Potrà essere versato in unica soluzione oppure, a richiesta, in un massimo di sei mesi. Il versamento del saldo per l’anno 2019, da effettuare entro il 31 ottobre 2020, potrà essere fatto in unica soluzione oppure dilazionato fino a 12 rate mensili (invece delle abituali tre rate). In questo caso, chi dovesse scegliere il versamento rateale non lo avrà gravato di interessi.

Sull’estensione del congedo parentale è stato deliberato che, a decorrere dallo scorso 5 marzo, i giornalisti iscritti in via esclusiva all’Inpgi 2 che abbiano figli di età non superiore ai 12 anni possano ottenere uno specifico congedo per assistere i figli in casa, con una indennità pari alla metà di 1/365 del reddito. Il congedo può essere fruito per un totale complessivo di 15 giorni, alternandosi con l’altro genitore, a condizione che nel nucleo familiare l’altro genitore non sia beneficiario di altri strumenti di sostegno. Nel caso in cui si tratti di assistere figli con disabilità, non si applica il limite di età di 12 anni. Le prestazioni sono alternative all’eventuale bonus baby sitter a carico dello Stato erogato dall’Inps.

Nell’attesa dell’eventuale adozione, con decreto del Ministero del Lavoro, di incentivi economici statali per gli iscritti alle Casse private, di propria iniziativa l’Inpgi 2 ha disposto un indennizzo di 500 euro per i giornalisti autonomi che abbiano registrato, nel trimestre marzo-maggio 2020, una riduzione di almeno un terzo dei propri compensi rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2019. Un criterio stabilito in analogia a quello previsto dal governo per la sospensione delle rate dei mutui per la prima casa. L’indennizzo sarà riconosciuto a coloro che non hanno la copertura sanitaria integrativa Casagit assicurata dall’Inpgi 2, né hanno coperture previdenziali, derivanti da altre attività lavorative, oltre a quella della Gestione separata Inpgi, svolgendo quindi la professione giornalistica autonoma in via non marginale e non percependo elevati compensi. Parametro di riferimento per questa valutazione sarà l’aver percepito nell’ultimo triennio un reddito professionale medio annuo compreso tra i 2.100 e i 30mila euro.

Disposta la facoltà di sospensione del pagamento delle rate di rimborso per freelance e parasubordinati che abbiamo in corso, prestiti ottenuti dalla Gestione separata. È possibile chiedere la sospensione per un massimo di due volte e per un periodo complessivo di 12 mesi, autocertificando di trovarsi in condizione di difficoltà economica derivate dall’emergenza sanitaria. Per chiedere la sospensione, occorrerà inviare la richiesta a: Inpgi Gestione separata – Ufficio prestiti – Via Nizza 35, 00198 Roma.

Il Comitato amministratore della Gestione separata ha costituito, inoltre, un fondo di garanzia solidale di 10 milioni di euro per l’erogazione di un prestito solidale ai freelance e ai parasubordinati che si trovino in situazione di difficoltà a causa dell’emergenza covid-19. Potranno essere erogati prestiti, a condizioni agevolate rispetto a quelle previste dall’attuale regolamentazione dei prestiti, per un impegno di spesa complessivo fino a 20 milioni di euro. Il prestito solidale sarà a tasso zero, potrà essere restituito in 36 rate mensili a partire dal sesto mese successivo alla sua concessione, non potrà essere rinnovato e non potrà essere concesso qualora siano già stati erogati prestiti a giornalisti appartenenti alla stessa famiglia. Per ottenere il prestito occorrerà aver dichiarato per l’anno 2018 un reddito annuo fra i 7.500 e i 50mila euro e dimostrare di aver subito, a causa dell’emergenza covid-19, una riduzione di almeno un terzo del proprio reddito nel trimestre marzo-maggio 2020 rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2019. L’importo del prestito potrà essere fra i duemila e i 25mila euro, calcolato a copertura della riduzione del reddito (delta), in relazione all’eventuale necessità di riparto fra tutte le domande presentate e all’anzianità contributiva: 100% del delta con anzianità maggiore di 10 anni, 75% con anzianità compresa fra 5 e 10 anni, 50% con anzianità inferiore a 5 anni.