Giovedì 17 Novembre 2016
"Sconfitto l'estremismo di chi voleva portare l'Ordine dei giornalisti verso l'autodistruzione e boicottare la legge sull'editoria appena entrata in vigore. La ragionevolezza è prevalsa nettamente nel voto in Consiglio nazionale che ha respinto la riduzione delle quote dei pubblicisti". E' quanto si legge in una nota del portavoce dei consiglieri di opposizione Giancarlo Ghirra e condivisa dalla maggioranza dei presidenti regionali dell'Ordine.
"Una proposta - prosegue la nota - che prima di essere portata all'esame del Consiglio nazionale era stata teorizzata sul sito ufficiale dell'Ordine nazionale come una sorta di reazione alle decisioni del Parlamento del vicepresidente, che ora deve trarre le conseguenze, dopo che l'assemblea ha sconfessato l'iniziativa inopportuna e senza precedenti. Ma durante il Consiglio, che ha segnato il prevalere delle tesi dell'ex minoranza, non è mancato un annuncio del presidente nazionale che fatto registrare una singolare coincidenza tra l'entrata in vigore della legge che dà delega al Governo di ridimensionare drasticamente il numero dei componenti del Consiglio nazionale e l'indizione di nuove elezioni coi vecchi meccanismi che
comporterebbero la formazione di un'assemblea con almeno cento componenti in piu' di quanti ne abbia previsti il Parlamento. Il dato formale è che fin quando non ci sarà il decreto legislativo che perfeziona le nuove regole va rispettata la scadenza, già prorogata del Consiglio. Senza entrare nel merito della disquisizione giuridica si fa appello al Governo perché sani la contraddizione, armonizzando i tempi del voto con quelli della delega legislativa".