ATTACCHI A GIORNALISTE E GIORNALISTI: FERMARE LA "RETE" DELL'ODIO E DELLA VIOLENZA

Lunedì 04 Settembre 2017

Stampa

A poche ore di distanza dall’aggressione mediatica alla giornalista brindisina Tea Sisto, vittima di  un volgare e pesante attacco di stampo sessista e razzista, un’altra collega pugliese, Silvia Dipinto, è finita nel mirino dei leoni da tastiera. Un’altra vittima dei seminatori di odio e di violenza in servizio permanente sul fronte delle minacce e degli insulti ai cronisti, specie di quelli impegnati sui temi dell’immigrazione e del dialogo tra le religioni.
Per aver intervistato l'imam di Bari, all'interno della moschea, indossando il velo esattamente come tutte le altre donne, comprese le rappresentanti delle istituzioni cittadine che hanno partecipato alla cerimonia religiosa, la collega Dipinto è stata violentemente attaccata con espressioni becere, volgari, violente che puntavano a ferirne la dignità umana oltre che professionale. 
E’ un atto gravissimo e preoccupante che allarma ma che deve trovare immediate risposte. Nell’esprimere forte solidarietà alla collega Silvia Dipinto, L'Ordine dei Giornalisti e  l'Associazione della Stampa della Puglia, confermano che saranno al fianco di tutti i colleghi che intenderanno difendersi con tutti i mezzi legali a disposizione:  denuncia penale, denuncia alla polizia postale, utilizzo di legali per difendersi sul piano civile. Deve essere chiaro che il web e i social non sono i luoghi dell'impunità. 
Agli operatori dell’informazione tocca raccontare i fatti e far circolare idee, seminando rispetto, dialogo, confronto, attenzione alle diversità di opinioni e di opzioni sociali, culturali e religiose.
I giornalisti pugliesi non si faranno intimidire e continueranno a narrare il tempo impetuosamente nuovo che attraversa anche la nostra regione, da sempre terra di frontiera e di dialogo, per ribadire l’insostituibile ruolo della libertà di stampa come presidio della democrazia.